Tatuaggi su cicatrici: come e quando farli
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È possibile coprire una cicatrice con un tatuaggio, se si è consapevoli di come e quando è opportuno farlo. E in questo articolo, ti diamo tutte le informazioni utili per affrontare questo ipotetico percorso con serenità e coscienza.
Devi sapere, infatti, che i tatuaggi possono essere utilizzati nel trattamento delle cicatrici quando altri metodi convenzionali non sono indicati, per esempio in caso di cicatrici depigmentate che non beneficerebbero in modo evidente del trattamento laser, o per camuffare una cicatrice cheloidea con una struttura tridimensionale, quando la ricostruzione chirurgica non è perseguibile.
Ecco quindi che i tatuaggi, oltre che elemento di decorazione, servono anche per coprire, mascherare o minimizzare cicatrici che non vogliamo vedere.
I tatuaggi decorativi oltre che per scopi estetici vengono utilizzati anche in medicina per la copertura o camouflage di cicatrici, macchie sulla pelle, difetti e altro.
In tal caso, si parla di tatuaggi medicali o con finalità medica e in medicina tale tecnica viene definita Dermatografia, Dermopigmentazione o Micropigmentazione.
In generale, viene indicata per nascondere le cicatrici di incidenti o interventi quando i trattamenti convenzionali come il laser non sono idonei.
Il tatuaggio, infatti, permette di nascondere, mimetizzare o ridurre cicatrici quando queste diventano “ricordi pesanti” da gestire per il paziente, non solo a livello estetico ma anche psicologico.
Siamo tutti consapevoli che l’aspetto estetico può influire su quello psicologico e, per alcune persone, le cicatrici diventano difficili da accettare quando pesano negativamente sull’accettazione di sé a livello psicologico.
Ecco perché l’argomento 'tatuaggio' può essere affrontato anche da una prospettiva di benessere e salute.
Infatti, quando le cicatrici vengono vissute in modo negativo dal punto di vista psicologico, arrivando a diventare un limite a livello di rapporti sociali, il tatuaggio diventa una soluzione accettabile e ben accettata.
I tatuaggi possono quindi essere proposti come un'opzione per camuffare le cicatrici indesiderabili e, in particolare, possono rappresentare una buona soluzione in caso di cicatrici dell’addome e del tronco, soprattutto nei pazienti che hanno già tatuaggi su altre parti del loro corpo.
Innanzitutto, è importante consultare il proprio Medico per capire se la Dermatografia è una soluzione possibile.
Poi, per ottenere un risultato soddisfacente, cioè un tatuaggio mimetico delle cicatrici con un effetto camouflage che le nasconda effettivamente, è importante rivolgersi a un tatuatore abile ed esperto in Dermatografia.
È essenziale quindi scegliere con attenzione a chi rivolgersi, preferendo professionisti certificati o inseriti in equipe che collaborano con centri medici o all’interno degli stessi.
Nello specifico, si informa che il tatuaggio con finalità medica non è regolamentato, a eccezione di quello per la ricostruzione dell’areola e del capezzolo in donne che hanno subito una mastectomia.
Con la circolare DGPRE 14138 - P del 2019, il Ministero della Salute ha disposto che tale prestazione deve essere eseguita solo da professionisti sanitari, in ambulatorio accreditato o autorizzato.
Le cicatrici possono essere l’esito di diversi problemi o incidenti e anche il loro aspetto può differire molto.
In un certo senso, le cicatrici sono come un tatuaggio: permanenti almeno per un certo periodo di tempo, comunque qualcosa di cui è difficile sbarazzarsi.
Infatti, anche se ci sono persone che convivono con le proprie cicatrici senza alcun problema, c’è anche chi sceglie, se può, di nasconderle.
Per queste persone ecco alcuni aspetti da considerare:
Prima di tutto, è necessario essere consapevoli che il tatuaggio a scopi medicali è indicato quando la cicatrice è completamente guarita, sia per non rallentare il suo processo di guarigione che per evitare ulteriori lesioni cutanee.
Quindi, prima di tatuare una cicatrice si dovrebbero aspettare almeno 2 anni o più, il tempo necessario perché il processo di cicatrizzazione si concluda.
In aggiunta, il tatuaggio a scopi medicali è consigliato come supporto non solo estetico, ma soprattutto psicologico quando le persone, dopo essere sopravvissute a un incidente o aver superato un problema di salute, hanno bisogno di nascondere le cicatrici con un tatuaggio come rivendicazione del proprio corpo e di sé stessi.
Infatti, tra le più importanti applicazioni del tatuaggio a fini medicali ricordiamo:
Per esempio, alcune donne che hanno subito una mastectomia dicono che si sentono più sicure coprendo le loro cicatrici con bei tatuaggi personalizzati.
Questa sensazione di maggiore sicurezza, assieme a una ritrovata serenità verso sé stessi e il proprio corpo, si ritrova anche tra le persone che hanno deciso di camuffare le cicatrici di un incidente o di un’operazione chirurgica, come ad esempio l’addominoplastica.
In tal senso, la Dermatografia diventa una soluzione estetica che sostiene la psiche delle persone che non accettano le proprie cicatrici, aiutandole a ritrovare il contatto anche più intimo con il proprio corpo e la fiducia in sé stessi.
Purtroppo, però, abbiamo visto che tale procedura non è ancora ben regolamentata ed è quindi importante scegliere a chi rivolgersi per tatuare le proprie cicatrici in modo efficace e sicuro.
Quindi, se stai pensando di coprire una cicatrice con un tatuaggio, chiedi il parere di un Dermatologo o di un Chirurgo plastico, perché alcune cicatrici tendono a non reagire bene al tatuaggio e rischiano di peggiorare, portando al risultato opposto rispetto a quello desiderato.
Una cicatrice può diventare un problema non solo estetico, ma anche psicologico e sociale quando porta a non piacersi più e ad evitare gli altri.
In tali casi, il tatuaggio della cicatrice potrebbe essere una soluzione decorativa che nasconde spiacevoli ricordi.
Per capire, se è la soluzione adatta a te, rivolgiti prima al Medico per una valutazione della sua reale efficacia!
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